GLI SCARTI DIVENTANO OPERE D’ARTE

GLI SCARTI DIVENTANO OPERE D’ARTE

30 Ottobre, 2020

Il duo BettyBellù trasforma gli scarti di lavorazione della Sarno Display in creazioni d’autore

L’arte materica entra a pieno titolo nel puzzle dell’economia circolare. Chi l’ha detto, infatti, il cerchio non si possa chiudere nobilitando lo scarto fino a farlo divenire opera d’arte?

Ci ha pensato Sarno Display, la società del Gruppo Gatto Astucci, con sede a Domegge (BL) e con la filiale Sarno, a Carnate (MB), dedicata alla realizzazione di visuals/displays per i settori della cosmesi, occhialeria e gioielleria, che ha affidato alla creatività delle artiste Elisabetta Orsenigo e Anna Bellù gli scarti da trasformare in opere belle e intriganti.

Per un’azienda che ha fatto dell’innovazione sostenibile a tutto tondo il proprio faro, la social innovation rappresenta un aspetto fondamentale.

Il duo artistico BettyBellù di Seregno (MB), ha così creato quadri sorprendenti, utilizzando gli scarti di lavorazione della Sarno Display, ovvero il PET riciclato che è divenuto arte.

Le due artiste si rifanno, per impronta artistica,  al mondo femminile, ridando vita a oggetti e utensili, come chiodi, aghi, ferro, impressi sulle tele.

“L’arte vista nell’ottica della ‘social innovation’ è questo a cui abbiamo puntato – afferma Cristian Paravano, amministratore delegato di Sarno Display –   ridiamo vita, attraverso queste due artiste e le loro opere, a materiale che sarebbe invece, morto. Anche questa iniziativa getta le basi alla sostenibilità, nell’ottica dell’economia circolare. Con le opere d’arte si chiude il cerchio sostenibile: dalla materia prima, che nasce già riciclata, nascono i nostri prodotti, e dagli scarti esce arte da offrire a tutti. Nel significato del fare impresa si innesta quella del riuso, e quindi della sostenibilità, ed infine quello artistico. Si tratta di un’economia circolare dal significato alto: ritengo che l’arte, in tutte le sue forme, alzi la visione anche del puro business”.     

“Per noi si tratta di una sfida vinta – affermano Orsenigo e Bellù – ci è stato affidato un compito che abbiamo portato a termine, riteniamo, con risultato. Nella nostra filosofia, non esiste materiale con cui non sia possibile fare arte. E’ possibile ridare dignità e vita, a qualsiasi scarto di lavorazione o materiale che, altrimenti, andrebbe gettato, o sarebbe inutilizzato. La nostra concezione del fare arte si basa sul riuso, con una predilezione nel dare lustro al mondo femminile. Molte delle nostre opere rappresentano archetipi di donne, di femminile. Riteniamo la scelta di Sarno Display molto innovativa e sostenibile, nell’accezione più creativa del termine”.

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